GDV - 22 Marzo 2017

"Ti amo da morire":
Il Covolo di Longare
tra surreale e noir

CAMISANO

Il debutto di uno spettacolo è una festa. Se poi propone un nuovo testo, per di più scritto da uno dei rari commediografi vicentini, la festa è doppia. è questo il caso di “Ti amo da morire”, scritta e diretta da Nicola Pegoraro, che Il Covolo di Longare ha presentato al Lux di Camisano, accolta da applausi affettuosi.

Il testo, liberamente ispirato al libro “Addio maschio” di Sabine Deitmer, ha come scenario l’elegante appartamento di Mirka, “mantide” che sfrutta e toglie di mezzo i propri amanti. Attorno a lei ruota una galleria di donne che, per un motivo o per l’altro, non hanno rapporti “normali” con l’altro sesso. Nel raccontare le loro vicende, condotte fino al sorprendente finale, Pegoraro intinge la penna nell’atmosfera surreale e noir già utilizzata nel precedente “Per colpa del Morbin”, ispirato ad un racconto di Dino Buzzati.

È evidente che un testo come questo richiede un plus di fluidità, difficile da raggiungere in un debutto. Le basi, comunque, ci sono. Buono il cast. Tre i debuttanti, assoluti o quasi: Maria Cristina Rossi, che una volta calibrata un po’ la voce sarà una Mirka convincente; e i bravi Sara Roetta (signora chic dall’anima nera) e Raffaele Novella (marito maschilista). Da applausi la prova di Elena Brotto (Cristina dalla doppia vita), spassosa e coinvolgente Chiara Mazzaretto (Giovanna), deliziosa Clelia Menegon (Vittoria), divertenti Massimiliano Carretta (fissato con le chat erotiche), Enrico Savioli e Giorgio Paina (amanti di Mirka).

AGOSTIA

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