Menarosti in corte - Lux Camisano

MENAROSTI IN CORTE CON IL COVOLO

di Albano Mazzaretto

Ha debuttato sabato 4 maggio secondo tradizione al Lux di Camisano Vicentino, ilnuovo spettacolo dell’associazione teatrale “Il Covolo” di Longare: Menarosti incorte, testo di Nicola Pegoraro, regia di Alberto Trevisan

L’autore riprende il tema rusticano dei menarosti, già trattato in una delle sue prime opere,L’autore riprende il tema rusticano dei menarosti, già trattato in una delle sue prime opere,ampliato però a una coralità più complessa, o forse solo più complicata, con i tipici giochi di ruolo della commedia Unastoria che fa la spola tra presente e passato con la riproposizione di un linguaggio teatrale legato al dialetto vicentino oveneto in un senso più ampio, per rinnovare attraverso questo linguaggio il legame con la tradizione e allo stesso tempo,con la figura del menarosto, il tipico contadino scarpe grosse e cervello fino, che nell’intento dell’autore potrebbe diventarei l prototipo di una nuova maschera teatrale per i nostri tempi.I MENAROSTI - L’uso delle maschere, appunto, con l’aggiunta di balletti e canti del lavoro, sono tutti gli elementi di novità con cui si sonodovuti misurare gli attori e le attrici del Covolo. Al centro della commedia, dunque, i menarosti, un nome assai predittivo,con una compagine famigliare sempre presa da litigi quotidiani, che ritrova una improvvisa unità quando un riccofrancese vuol acquistare il loro fondo per realizzarvi un centro commerciale. E qui entrano in atto tutte le tattiche, lestrategie, tra le basse seduzioni da materasso e assalti del cuore, per convincere il proprietario a desistere dai propriprogetti, e caso mai, secondo una regola classica, se un nemico non lo si può battere, farselo amico o alleato.UNA SCENA NAIF - Il testo è dello storico regista del Covolo, mentre stavolta la regia è affidata a un suo attore, Alberto Trevisan, il quale,secondo i dettami dell’opera di Nicola Pegoraro, costruisce uno scenario privo di ogni connotato realistico, bensì un quadroideale di vita agreste molto naif con due pale laterali che si richiamo a una sorta di libro aperto. In mezzo alla scena unacassa in cui sono conservati tutti i materiali usati nel primo spettacolo sui Menarosti di Nicola Pegoraro. Sul palcoscenico,ben 13 tra attori e attrici che si alternano con splendidi costumi, agitati dal campionario di sentimenti umani, tra lamemoria teatrale di una lunga tradizione e la modernità, tra la lingua veneta da conservare e il centro commerciale, duepoli che potrebbero trovare il loro punto di fusione in un avveniristico allevamento di mucche da latte stimolate nellaproduzione dall’ascolto di musica classica.

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